Il concetto di probiotico nacque nel lontano 1908, quando il premio Nobel Elie Metchnikoff, biologo-immunologo (1845 - 1916), avanzo' l'ipotesi che la longevita' dei contadini bulgari fosse collegata all'elevato consumo di latte fermentato.
Lo scienziato russo sosteneva che 'la maggior parte delle malattie ha inizio nel tratto digestivo quando i batteri 'buoni' non riescono piu' a controllare quelli 'cattivi'.'
Chiamo' questa condizione DISBIOSI, intendendo un ecosistema dove i microorganismi non convivono piu' in un accordo mutualistico.
Nel 1965 Lilly and Stillwell utilizzarono per la prima volta il termine probiotici per descrivere 'sostanze secrete da un organismo, in grado di stimolare la crescita di un altro'.
Mano a mano che la scienza scopriva il ruolo fisiologico e terapeutico dei probiotici, le definizioni divenivano sempre piu' elaborate ed esaurienti.
Il Ministero della Salute italiano ha coniato questa azzeccatissima definizione: 'Supplemento alimentare composto da microorganismi vivi, in grado di influenzare positivamente la biologia dell'ospite, mantenendone o migliorandone l'equilibrio intestinale e, di conseguenza, lo stato di salute'.
Secondo poi la definizione ufficiale (analoga alla precedente) di FAO e OMS, i probiotici vengono definiti 'organismi vivi che, somministrati in quantita' adeguata, apportano un beneficio alla salute dell'ospite'.
Il documento FAO/OMS che fornisce questa definizione si riferisce a microrganismi non patogeni presenti negli alimenti o aggiunti ad essi, ed 'esclude riferimenti ad agenti bioterapeutici e a microrganismi benefici non utilizzati in ambito alimentare'.
Questo distinguo, spesso non preso in considerazione, e' di estrema importanza per quanto riguarda la sicurezza di utilizzo di batteri vitali.
I probiotici sono inquadrati come integratori alimentari e/o nutraceutici, intendendo per nutraceutico (alimento-farmaco) un neologismo formato da 'nutritivo' e 'farmaceutico' e la Nutraceutica e' lo studio degli alimenti che hanno una funzione benefica sulla salute umana (es. alimenti ad alta digeribilita' e ipoallergici).
Gli alimenti nutraceutici vengono definiti alimenti funzionali o pharma food o farmalimenti.
I batteri lattici, per la maggior parte rappresentati dai lactobacilli e i bifidobatteri, sono i piu' comuni tipi di microrganismi probiotici, ma anche alcuni lieviti e bacilli (bacilli = Genere di batteri eubatteriali, quasi tutti aerobi, della famiglia bacillacee, che comprende tutte le forme bastoncellari capaci di produrre endospore, es. Bacillo di Koch) possono essere utili.
La composizione del microbiota, cioe' la flora batterica mucosale dell'apparato digerente [costituita da 10
14 - 10
20 batteri (MENTRE SOLO 10
13 SONO LE CELLULE DEL NOSTRO CORPO), e con massa, in condizioni fisiologiche, che puo' arrivare anche a 1,5 kg, distribuita per la maggior parte nel colon anche se ogni tratto del tubo digerente e' caratterizzato da una flora batterica tipica e peculiare con circa 1.000 specie diverse di cui solo 500 identificate a tutt'oggi], intendendo con questo termine la intera popolazione che alberga nel nostro tubo digerente, puo' essere cosi' rappresentata:
Per par condicio riporto anche una figura femminile con indicati comunque i batteri maggiormente rappresentati anche in altri distretti corporei:
Per contro lo sviluppo della microflora nel nostro intestino, a partire dalla nascita, risulta essere:
A titolo informativo faccio presente che il corredo microbiologico (Olomicrobiota ovvero il complesso globale dei microorganismi presenti in un organismo superiore in condizioni fisiologiche) comprende: VIRUS - BATTERI - PROTOZOI - PARASSITI MAGGIORI che tra l'altro noi ingurgitiamo ogni giorno per il bisogno di alimentarsi, ma che, in determinate condizioni, possono diventare patogeni.
La figura sottostante da' un'idea invece della diversa concentrazione/presenza delle varie specie di batteri nei diversi tratti intestinali in un adulto:
Oggi comunque si sa che nelle persone in sovrappeso i batteri intestinali sono meno numerosi e meno differenziati rispetto alle persone che hanno un peso normale.
Tornando ai fermenti lattici, essi vengono comunemente consumati insieme agli alimenti fermentati che li contengono - alimenti come lo yogurt o yogurt di soia con aggiunta specifica di colture batteriche vive e attive - ma i due fermenti presenti all'interno di tali prodotti non svolgono un adeguato effetto probiotico per l'organismo umano, perche' muoiono appena entrano in contatto con i succhi gastrici, non sopportandone l'acidita'.
Proprio secondo le linee guida della FAO/OMS, sono definiti probiotici solo quei microrganismi che si dimostrano in grado, una volta ingeriti in adeguate quantita', di esercitare funzioni benefiche per l'organismo.
Dal punto di vista etimologico, il termine 'probiotico' deriva dall'unione della preposizione latina pro ('a favore di') e dell'aggettivo greco βιωτικος (biotico), derivante a sua volta dal sostantivo βιος (bios, 'vita').
Per contro antibiotico significa 'contro la vita'.
Ora, affinche' possa essere definito probiotico, un batterio deve possedere un certo numero di caratteristiche e proprieta' specifiche, riassumibili nei seguenti punti:
Concettualmente il batterio cos'e'?
L'immagine a seguire fornisce una esauriente anche se non esaustiva spiegazione, utile per meglio disquisire sui probiotici e, a seguire, approfondiremo gli effetti e i meccanismi che la flora antigenica (quella non appartenente all'ospite cioe' all'individuo maschio/femmina) scatena nel ricevente infettato, rimandando ad altro capitolo, quello sull'immunita' innata e adattativa o acquisita, le dissertazioni piu' dettagliate e approfondite per spiegare doviziosamente i meccanismi di difesa che la evoluzione della nostra specie ha dotato l'essere umano per potersi difendere dagli invasori microbici.
A titolo puramente informativo faccio presente che i Biologi moderni, classificando i viventi, hanno raggruppato gli organismi piu' semplici in un regno chiamato MONERE (dal greco monos = uno, solo).
Le Monere, sono tra i primi organismi viventi apparsi sulla Terra piu' di tre miliardi di anni fa.
Dopo la divisione cellulare l'organismo 'genitore' non esiste piu' perche' ha originato due cellule figlie esattamente uguali a lui.
Il loro comportamento nutritivo ha consentito di dividere il regno in philum diversi (Il termine phylum, in Italiano, e' sinonimo di 'tipo' quando si riferisce alla zoologia ed e' sinonimo di 'divisione' in botanica.
Il greco-latinismo phylum (dal greco φυλον, "nazione" "tribu'", "gente") si puo' usare per tutti i regni; i due piu' conosciuti sono quelli delle Alghe Azzurre e quello dei Batteri.
I batteri sono organismi unicellulari senza nucleo distinto ed eterotrofi (eterotrofo = organismo che non e' in grado di sintetizzare le
proprie sostanze nutritive, ma le deve assumere sotto forma di carboidrati, proteine e lipidi dai tessuti di altri organismi animali o vegetali).
Si possono trovare isolati o raggruppati in colonie, e possono avere forme diverse; proprio in base alla forma si dividono in:
COCCHI se hanno la forma sferica
BACILLI se hanno la forma a bastoncino
SPIRILLI se hanno la forma a spirale
VIBRIONI se hanno la forma a bastoncino ricurvo.
I batteri si dividono in:
SAPROFITI se si nutrono di resti e rifiuti di altri organismi, demoliscono la materia organica e compiono quindi un'importante azione di riciclaggio delle sostanze nutritive,
SIMBIONTI se che vivono in simbiosi con altri organismi traendone reciproco vantaggio (es: flora batterica intestinale),
PARASSITI se vivono a spese di altri organismi: sono i cosiddetti batteri patogeni, cioe' apportatori di malattie.
I batteri si riproducono in maniera vertiginosa; ogni venti minuti un batterio si riproduce.
Il numero dei batteri aumenterebbe, di generazione in generazione, con le potenze del numero due, e questa crescita sarebbe spaventosa: alla decima generazione essi sarebbero 1024, alla ventesima sarebbero 1048576, alla quarantesima sarebbero 1099511627776!
Tuttavia il loro numero non puo' crescere all'infinito a causa dell'esaurimento dei nutrienti o per l'accumulo, fino a livelli tossici, di prodotti del metabolismo.
Altri fattori limitanti la crescita batterica possono essere: la temperatura, il pH o altri fattori ambientali.
E quali funzioni svolgono questi organismi, invisibili all'occhio umano, all'interno del nostro INTESTINO?
Vedasi la figura sotto, dove in rosso abbiamo i germi non buoni per il nostro organismo, totalmente in verde quelli buoni (Lattobacilli e Bifidobatteri), mentre quelli arancio-verdi possono rivelarsi non-buoni o buoni.
In seguito alle funzioni svolte si puo' ben comprendere che il microbiota e' una Unita' Funzionale e quindi un ORGANO a tutti gli effetti e quindi, assodato che molte delle nostre principali funzioni e disfunzioni sono gestite dai microorganismi intestinali, e' evidente come il ruolo del microbiota (ovvero la intera massa di batteri, mentre col termine di microbioma si intendono le diverse e innumerevoli specie rappresentate nel microbiota) assuma una notevole importanza per:
- l'omeostasi (ovvero l'attitudine propria degli organismi viventi a conservare le proprie caratteristiche al variare delle condizioni esterne dell'ambiente tramite meccanismi di autoregolazione)
- e, di converso, in caso di disbiosi (ovvero squilibrio microbico) riguardanti il nostro intestino.
In breve il microbioma intestinale e' un delicato equilibrio tra specie benefiche e specie dannose.
Le specie benefiche hanno un effetto anti-infiammatorio in quanto sono specie protettive.
Le specie dannose invece sono potenzialmente pericolose avendo un effetto pro-infiammatorio.
Per cui alla omeostasi contribuisce la Microflora buona (che associa molecole MAMPs dall'inglese Microbie-associated Molecular Patterns) che, producendo citochine (che sappiamo essere molecole proteiche prodotte da vari tipi di cellule e secrete nel mezzo circostante di solito in risposta a uno stimolo in grado di modificare il comportamento di altre cellule inducendo nuove attivita' come crescita, differenziazione e morte), controlla la infiammazione, mentre nel cambiamento della composizione microbica (Disbiosi) operata dai microorganismi patogeni (che associano molecole PAMPs dall'inglese Pathogen Associated Molecular Patterns), vi e' la produzione di citochine ma questa volta pro-infiammatorie.
Le considerazioni approfondite sulle citochine vengono trattate in altri paragrafi delle Pillole.
Quali cause possono determinare una alterazione/diminuzione/modificazione del microbiota? Vediamo:
Se un intestino in salute (Healthy Gut) elabora gli alimenti ingurgitati attraverso gli enzimi (salivari, gastrici, biliari, pancreatici, intestinali) cosi' da assorbire vitamine, minerali e nutrienti che vengono intromessi nel torrente circolatorio (sangue) tramite i villi (vedi foto sottostante),
e funge quindi da barriera con componenti immunologiche:
LOCALI
Linfociti intraepiteliali
Aggregati sottomucosi
Placche di Peyer
Linfonodi mesenterici
IgA secretorie
SISTEMICHE
Linfociti circolanti
Cellule Kupfer epatiche
Oppure con componenti NON immunologiche:
MECCANICHE
Tight-junction (giunzioni strette)
Turnover cellulare rapido
Motilita' intestinale
CHIMICHE
Acidita' gastrica
Lattoferrina (conosciuta anche come lattotransferrina e' una proteina globulare
multifunzionale con attivita' antimicrobica, sia battericida che fungicida)
Secrezione muco
Sali biliari
FLORA BATTERICA
Microorganismi aerobi e anaerobi
la cui rappresentazione grafica e' ben evidenziata a livello sottostante,
(il termine MALT e' l'acronimo inglese per Mucose-associated lymphoid tissue ovvero come Tessuto linfoide associato alla mucosa.
Il MALT e' quindi un tessuto linfoide diffuso a livello di mucose (quindi generale) quali il tratto gastrointestinale ma anche per quello uro-genitale, la tiroide, i polmoni, gli occhi e la pelle).
Mentre per GULT (acronimo dell'inglese Gut-Associated Lymphoid Tissue) si intende normalmente la parte del sistema immunitario presente a livello del tratto digerente.
L'ingresso di qualsiasi sostanza attraverso la mucosa intestinale avviene selettivamente come mostrato nella figura sottostante:
Un intestino infiammato invece accusa segni di tale infiammazione sui villi della sua mucosa,
diventando non solo segno di infiammazione, ma porta di ingresso per antigeni e sostanze (macromolecole e non piu' solo micronutrienti) che una mucosa integra e non infiammata non consentirebbero.
Il risultato e' ben evidente nelle figure sottostanti:
Tutto quello rappresentato nelle figure e' praticamente riconducibile ad una alterazione della flora intestinale che viene definita clinicamente: DISBIOSI.
Arrivati a questo punto, avendo introdotto alcuni termini come MALT, GULT, placche di Peyer, ecc. sara' bene dare qualche ulteriore e dettagliata spiegazione.
MALT: che, come detto e' un tessuto linfoide diffuso a livello di mucose quali tratto gastrointestinale, uro-genitale, tiroideo, polmonare, oculare, cutaneo, ecc., esso contiene Linfociti T e B, Cellule presentanti l'antigene APC (Antigen Presenting Cells) e Macrofagi (in un capitolo a parte sulla IMMUNITA' tutti questi termini sono ripresi e spiegati).
Il MALT, a seconda del distretto interessato, viene denominato:
- GALT associato all'intestino tra cui vi sono le placche di Peyer;
- BALT tessuto linfoide associato alle vie aeree;
- NALT tessuto linfoide associato alle vie nasali;
- LALT tessuto linfoide associato alle vie laringee;
- EALT tessuto linfoide associato agli occhi, collegato alla congiuntiva e all'apparato lacrimogeno;
- VALT tessuto linfoide associato ai vasi: es. vasculiti, infiammazioni a livello vascolare;
- SALT tessuto linfoide associato alla pelle.
Il MALT puo' essere sede di sviluppo di linfomi, HODGKIN e non-HODGKIN [questi ultimi colpiscono prevalentemente la popolazione adulta e anziana e a differenziarli dai Linfomi HODGKIN e' la presenza delle cellule di REED-STERNBERG, un tipo di linfocita B caratterizzato da due nuclei che permette di differenziare una cellula sana da una malata.
I linfomi non Hodgkin sono neoplasie maligne del tessuto linfatico, con localizzazione primitiva nei linfonodi e che piu' raramente possono comparire in sede extra-nodale (cute, ghiandole esocrine, gonadi, apparato gastro-enterico, sistema nervoso centrale) di cui esistono piu' di 20 forme individuate laboratoristicamente, ma classificate istologicamente considerata la complessta'] e, a livello di mucosa gastrica, esso (il linfoma) e' rappresentato dal linfoma MALT o MALToma gastrico, tumore allo stomaco di natura maligna che trae appunto origine dalla proliferazione incontrollata di uno dei linfociti B, costituenti il tessuto linfoide della cosiddetta mucosa
gastrica o mucosa dello stomaco.
Secondo gli esperti, a giocare un ruolo determinante sull'insorgenza del linfoma gastrico sarebbe l'infezione da Helicobacter Pylori.
Le cause della malattia sono tuttora sconosciute.
Tuttavia alcuni fattori di rischio sono noti, quali infezione: da virus di Epstein-Barr, da virus della leucemia umana a cellule T di tipo 1 (HTLV1), da virus dell'epatite C (HCV), che possono indebolire il sistema immunitario.
Lo stesso discorso puo' essere fatto per alcune infezioni batteriche, come quella appunto da Helicobacter Pylori, responsabile dell'insorgenza di ulcere gastriche e duodenali.
Evitare l'esposizione a questi agenti patogeni, e' l'unica possibilita' a disposizione del singolo individuo di compiere una prevenzione primaria della malattia.
Terapie praticate: chemioterapia e radioterapia mirata, raramente chirurgia.
Le cellule di REED- STERNBERG hanno immunofenotipo: CD 45 -, CD 15 +, CD 30 +, EMA -, CD 40 + mentre le cellule del Linfoma HODGKIN invece: CD 45 +, CD 15 -, CD 30 -, EMA +, CD 40 + e assenza di marcatori associati ai Linfociti T.
Il GALT (associato al tubo digerente) e' formato da diversi tipi di tessuti linfatici che si trovano lungo le pareti intestinali:
- tonsille palatine
- adenoidi o tonsille faringee
- placche di Peyer
- aggregati linfoidi a livello di Appendice e Intestino Crasso
- stomaco ed esofago
- cellule linfatiche distribuite nella lamina propria dell'apparato digerente
Le ADENOIDI note come tonsille faringee sono situate sulla parete posteriore del rinofaringe (dietro al naso) ed hanno una funzione difensiva perche' molti agenti patogeni che entrano nelle vie respiratorie passano attraverso le adenoidi.
Possono diventare ipertrofiche o infiammarsi in quanto costituite appunto da tessuto linfoide.
Insieme alle tonsille palatine formano l'Anello Linfatico del Waldeyer.
Le Placche di Peyer invece sono cosi' individuabili:
A livello intestinale (Tenue e Crasso) sono localizzate gran parte delle cellule del Sistema Immunitario:
Circa tutti gli altri aggregati linfoidi riporto a titolo esemplificativo la mappa sottostante:
Noto che l'intestino contiene circa il 70% delle cellule del Sistema Immunitario e che una sua buona funzionalita' e' fondamentale per tutto il benessere del nostro corpo, considerato che (vedi figure sotto)
viene da se' che la integrazione probiotica diventa un insostituibile strumento per la ottimizzazione/rinforzo dell'ecosistema microbiologico dell'apparato digerente; probiotici che sono integratori a base di 'batteri fisiologici', contenenti SOLO microorganismi naturalmente presenti all'interno dell'intestino, in grado di raggiungerlo e colonizzarlo (in particolare l'intestino crasso) ed in grado di:
- Difendere la mucosa dai batteri patogeni (antagonismo biologico)
- Produrre vitamine ed altre molecole utili
- Ottimizzare la funzionalita' del colon (riduzione del pH fecale).
Non tutti i batteri possono essere definiti 'fisiologici', cosi' come non tutti gli alimenti/integratori che contengono microorganismi possono essere definiti probiotici (vedi Yogurt).
E' bene comunque sapere che se nell'uomo sono coinvolti circa 22.000 geni nelle attivita' metaboliche, si stima che il Microbioma contribuisca con 8 milioni di geni, cioe' 360 volte in piu' rispetto all'uomo stesso.
Il 75-80% dell'ecosistema batterico umano non e' coltivabile ed i Firmicutes (dal latino 'firmus' = forte e 'cutis' = pelle e fa riferimento alla presenza di uno strato di peptoglicano che conferisce alla cellula batterica una notevole 'durezza'), che sono batteri Gram (+) rappresentano tra il 50% e l'80%, mentre i Bacteroides, che sono Gram (-) sono il 40%.
Una distribuzione batterica dettagliata nell'apparato gastrointestinale la da' la figura sottostante:
Piu' sopra abbiamo gia' definito in modo esauriente quelle che devono essere le caratteristiche di un probiotico le cui funzioni vado qui nuovamente e piu' puntualmente riassumendo:
METABOLICA e DISINTOSSICANTE
- Sintesi vitamine [VIT K, Cobalamina o Vit B 12, Tiamina o VIT B1, Niacina o VIT B 3, Riboflavina o VIT B 2]
- Produzione di Acidi Grassi a Catena Corta [SCFA] cioe' Acetato, Propionato, Butirrato
- Produzione di gas e sostanze odorose [CO2, CH4, H2, H2S,NH3]
- Metabolismo degli Acidi Biliari [a. desossicolico, a. litocolico]
- Produzione di Enzimi [alfa/beta-glucosidasi, alfa/beta-galattosidasi, nitroreduttasi, ecc.]
PROTETTIVA [difesa contro patogeni e tossine]
- Competizione per i recettori sulle cellule ospite
- Concorrenza per le sostanze nutritive
- Produzione di batteriocine [Le batteriocine sono sostanze, principalmente peptidi o proteine, in grado di uccidere specie batteriche filogeneticamente vicine.
Sono prodotte da alcuni batteri e generalmente codificate da plasmidi (molecola di DNA circolare a doppio filamento, presente nel citoplasma dei batteri e capace di replicarsi indipendentemente dal cromosoma; i plasmidi contengono le informazioni genetiche per alcune caratteristiche specifiche, come la resistenza dei batteri agli antibiotici, e trovano largo impiego nella biologia molecolare per riprodurre indefinitamente frammenti di DNA e per inserire in un batterio uno o piu' geni estranei).
Essendo di natura proteica sono prodotti dai ribosomi della cellula e quindi dalla sintesi proteica]
- Regolazione del pH
- Inattivazione tossinica
STRUTTURALE, TROFICA (cioe' di nutrimento), EPIGENETICA (si riferisce alla genetica che studia le modificazioni ereditabili che variano l'espressione genica pur non alterando la sequenza del DNA)
- Creazione habitat favorevoli per la flora residente
- Modulazione dell'espressione genica nelle cellule epiteliali e linfocitarie in base alle variabili ambientali, dietetiche e di comportamento
- sviluppo ed omeostasi delle strutture mucosali
In particolare le attivita' metaboliche del microbiota, che riguardano diversi substrati (ovvero sostanza su cui si esplica l'azione di un enzima), possono essere cosi' riassunte:
CARBOIDRATI, qui l'attivita' riguarda la metabolizzazione dei Carboidrati non assorbiti nel Tenue
AMINOACIDI, qui l'attivita' riguarda la desamminazione e produzione di ammoniaca NH3
LIPIDI, qui l'attivita' riguarda l'idrolisi e sintesi di Acidi Grassi
BILIRUBINA, qui l'attivita' riguarda la trasformazione della bilirubina in Urobilinogeno e Urobilina
ACIDI BILIARI, qui l'attivita' riguarda la deconiugazione e idrossilazione
ORMONI STEROIDEI, qui l'attivita' riguarda la loro metabolizzazione
COLESTEROLO, qui l'attivita' riguarda la sua trasformazione in Steroli neutri
VITAMINE, qui l'attivita' riguarda il loro consumo e la sintesi ex novo
FARMACI, qui l'attivita' riguarda la inattivazione/attivazione
Particolarmente significativa la metabolizzazione dei Carboidrati (Zuccheri), vediamo:
I mammiferi assorbono gli zuccheri semplici nell'intestino tenue.
Tuttavia, hanno una capacita' intrinseca limitata di digerire i polisaccaridi (zuccheri complessi), e tali polisaccaridi non digeriti (cioe', ad es., cellulosa, xilano, amido indigerito o glicani di origine endogena come le mucine e i glicosfingolipidi) passano attraverso le parti distali del piccolo intestino (ileo) e del colon e solo qui sono degradati dai microorganismi del microbiota.
Il risultato di questa degradazione e' la formazione di monosaccaridi che sono quindi convertiti in prodotti di fermentazione batterica quali gli ACIDI GRASSI A CORTA CATENA
(SCFA: acidi acetico, lattico, butirrico (che crea effetto scivolamento), propionico).
Figura sotto:
In modo piu' dettagliato la figura successiva mostra alcune delle considerazioni fatte precedentemente.
I monosaccaridi liberati e gli SCFA prodotti possono quindi essere assorbiti ed utilizzati dall'ospite.
Gli Acidi Grassi a Catena Corta a loro volta provvedono a regolare il Trofismo intestinale (che significa nutrimento dell'intestino) con proliferazione delle cellule intestinali (enterociti).
Una delle principali caratteristiche degli enterociti e' quella di vivere soltanto pochi giorni.
Mano a mano che invecchiano, queste cellule si staccano dal villo, passano nel lume intestinale e vengono eliminate con le feci.
Il processo di rinnovamento della popolazione cellulare e' continuo e gli enterociti sfaldati vengono prontamente rimpiazzati da nuove cellule migrate dalle cripte.
(Le cripte di Lieberkühn (o ghiandole intestinali) sono ghiandole presenti nella lamina propria della mucosa dell'intestino tenue e dell'intestino crasso).
Le cripte sono costituite da cellule che matureranno in enterociti (cellule assorbenti), da altre che elaborano muco, da cellule sierose che
sintetizzano proteine enzimatiche, dalle cellule del Paneth che producono lisozima ed altri enzimi antimicrobici, e dalle cellule argentaffini del sistema endocrino gastro-intestinale, che producono ormoni endocrini e paracrini per facilitare la digestione e l'assorbimento.
Le funzioni biologiche degli ormoni si svolgono con tre diversi meccanismi:
Endocrino = l'ormone prodotto a livello della ghiandola endocrina raggiunge il tessuto bersaglio tramite il torrente circolatorio.
Paracrino = l'ormone prodotto a livello della ghiandola endocrina raggiunge il tessuto bersaglio tramite il liquido extra-cellulare.
Autocrino = l'ormone prodotto a livello della ghiandola endocrina ha effetto sulle stesse cellule che l'hanno prodotto.
Feromone o ferormone = trasmesso tra cellule di organismi differenti.
Vedere figure successive.
Mano a mano che risalgono verso la sommita', gli enterociti maturano, invecchiano e, raggiunto l'apice, si sfaldano.
Il peculiare fenomeno della migrazione cellulare fa si' che ogni tre-cinque giorni la popolazione enterocitaria venga completamente rimpiazzata da nuove cellule.
Questo rapido e continuo rinnovamento ha lo scopo di mantenere elevata l'efficienza digestiva ed assorbente dell'intestino.
Purtroppo, come succede per altri tipi di epitelio, l'alta velocita' di moltiplicazione e sostituzione delle cellule aumenta la suscettibilita' a patologie oncogene.
Questo e' anche uno dei motivi per cui mantenere una buona funzionalita' intestinale, evitando fenomeni di infiammazione, contribuisce a non accentuare effetti patologici gia' precari causa il rinnovamento cellulare.
Il tumore, quello al colon in particolare, rappresenta una delle prime cause di morte nei Paesi occidentali.
La presenza dei villi permette di quintuplicare la superficie assorbente dell'intestino, funzione alla quale i villi sono adibiti in prima persona.
All'interno di ogni villo confluisce una fitta rete di capillari, fondamentale per il trasferimento dei nutrienti dal lume intestinale al circolo sanguigno.
Al centro di questa maglia vascolare e' presente un vaso linfatico chiamato chilifero centrale del villo, anch'esso importante per distribuire le sostanze assorbite ai vari distretti dell'organismo.
In particolare, mentre l'acqua, i sali minerali, i glucidi, le vitamine idrosolubili e gli aminoacidi passano direttamente nella rete vascolare del villo, gli acidi grassi, il colesterolo, altri lipidi e le vitamine liposolubili confluiscono nel vaso linfatico.
L'intestino crasso svolge principalmente una funzione di riassorbimento dell'acqua dalla massa fluida proveniente dal tenue (chilo) e promuove l'espulsione delle scorie tramite movimenti peristaltici.
E' privo di villi ma conserva le cripte di Lieberkuhn, costituite da due tipi di cellule: quelle assorbenti nella porzione piu' luminale e quelle caliciformi; le prime, al contrario di queste ultime, tendono a diminuire verso il retto.
Alla base delle cripte ci sono cellule di rigenerazione e cellule enteroendocrine adibite alla secrezione ormonale (Cellule Enteroendocrine APUD [sistema endocrino APUD (dall'inglese Amine Precursor Uptake and Decarboxylation)]: Organi = Stomaco - Tenue - Crasso secernono ormoni quando rilevano la presenza del cibo e 'dicono' al Pancreas, al Fegato ed alle altre cellule dell'epitelio intestinale quando iniziare la digestione.
Come possono ricavare energia i microorganismi?
La figura illustra la via, ovvero tramite le FERMENTAZIONI (lattica e alcolica):
Per completezza si fa presente che le vie metaboliche che portano energia nell'uomo si possono, semplicisticamente, cosi' riassumere avendo ben presente che i BIFIDOBATTERI sono le grandi centrali metaboliche:
E ancor piu' nel dettaglio:
Circa invece la digestione delle PROTEINE la loro metabolizzazione e' illustrata dalla figura sottostante:
L'eccesso di aminoacidi, conseguenti alla degradazione delle proteine, segue il percorso illustrato in figura.
L'aspetto energetico verra' comunque affrontato meglio in altro paragrafo.
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