L'assunzione di alimenti che ricalcano la DIETA MEDITERRANEA, ben evidenziati nella PIRAMIDE ALIMENTARE qui di seguito indicata,
consente l'innalzamento dei livelli di SCFA (acidi grassi a catena corta) ottenuti dalla fermentazione della Fibra Alimentare (in particolare amido-resistente, pectina, frutto-oligosaccaridi contenuti in legumi, broccoli, carciofi, mandorle, farine integrali, avena ed in generale tutti gli alimenti di origine vegetale oltre che frutta) e di altri Carboidrati non digeriti, ad opera di batteri situati nel COLON (che e' l'ultima parte dell'intestino).
Tale fermentazione porta alla formazione di particolari acidi che, unitamente ad altri particolari e fondamentali elementi, costituiscono la maggiore fonte energetica delle cellule del COLON, i colonciti.
Ma l'aspetto piu' significativo e' che la carenza di questi acidi, determina l'atrofia della mucosa intestinale con tutto quello che ne consegue (malassorbimenti, irritazioni, disfunzioni, disbiosi, ecc.).
Inoltre una DIETA MEDITERRANEA ben gestita e' in grado di compensare la miriade di Radicali Liberi, nemici del nostro corpo in quanto responsabili di gran parte delle malattie degenerative. In condizioni fisiologiche normali vi e' uno
stato di equilibrio tra la produzione endogena di Radicali Liberi e la loro neutralizzazione da parte dei meccanismi antiossidanti dell'organismo, intendendo per antiossidante una sostanza chimica, tipo molecola, ione, radicale o agente fisico in grado di rallentare o prevenire l'ossidazione di altre sostanze, e intendendo per ossidazione una reazione chimica che trasferisce elettroni da una sostanza ad un ossidante con la produzione appunto di Radicali Liberi, responsabili questi dell'avvio di una reazione a catena che danneggia le cellule. In pratica l'ossidazione all'interno delle nostre cellule e' la stessa reazione chimica che fa scurire una mela tagliata o fa arrugginire un chiodo.
Quindi quando prevale la produzione di Radicali, si viene a creare un danno che investe il nostro DNA e le strutture cellulari indispensabili per la produzione di energia (i mitocondri) che, a lungo andare, procura una progressiva usura di corpo e mente. Per meglio comprendere occorre osservare che,
durante il metabolismo energetico, la maggior parte dell'Ossigeno che inglobiamo con la respirazione si combina con ioni Idrogeno per formare acqua, ma una piccola percentuale di ossigeno compresa tra il 2% - 5% sfugge a questo processo e contribuisce alla formazione dei Radicali Liberi.
Da notare inoltre che Radicali Liberi si possono formare con le radiazioni ultraviolette del sole, con l'attivita' fisica intensa, con una dieta eccessivamente ricca di proteine e di grassi animali, con trattamenti a base di farmaci soprattutto cortisonici che provocano un abuso di glucosio nelle cellule che non riescono piu' a smaltirlo, mentre si definisce Stress Ossidativo la eccessiva produzione di Radicali Liberi, tant'e' che una delle cause dell'invecchiamento e' proprio lo stress ossidativo che viene favorito da numerosi fattori:
- chimici (farmaci di sintesi chimica, droghe, fumo, alcol e tutte le sostanze inquinanti),
- fisici (radiazioni di bassa frequenza, rumore, radiazioni ultraviolette e ionizzanti, campi elettromagnetici, radio frequenze, microonde),
- biologici (vaccini, parassitosi, malattie infettive),
- mentali (depressione, attacchi di panico, ansia, stress continui),
- nutrizionali (disturbi alimentari, errata alimentazione).
In breve. Studi genetici hanno dimostrato una correlazione tra produzione di Radicali Liberi e durata della vita.
E' ormai certo che molte comuni malattie dovute all'invecchiamento quali: Arteriosclerosi, Morbo di Alzheimer, Morbo di Parkinson, Cataratta si associano ad una prevalenza dei sistemi ossidativi su quelli antiossidanti di difesa e ancora un eccesso di Radicali Liberi puo' rendere incontrollabile una malattia autoimmune. Ora se non si vuole ricorrere reiteratamente ad integratori che contengono antiossidanti per contrastare questi Radicali Liberi, considerato che un eccesso di integrazione puo' risultare anche dannoso, una buona applicazione della DIETA MEDITERRANEA e' in grado di tamponare l'eccesso di questi Radicali.
L'aderenza al
modello DIETA METITERRANEA si associa altresi' a ridotti markers di infiammazione ed e' stato accertato che, con l'aumentare dell'eta' la Sindrome metabolica, una patologia sostenuta da ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, obesita', scorretta alimentazione e predisposizione familiare, aumenta, ma l'aderenza alla DIETA MEDITERRANEA diminuisce.
Quindi invecchiando un maggior scrupolo nel seguire la DIETA MEDITERRANEA con 5 pasti giornalieri (Colazione, Spuntino, Pranzo, Merenda, Cena in quanto redistribuendo la densita' calorica dei pasti nella fase diurna si migliorano le funzioni cellulari con l'osservanza che il pasto serale deve essere a basso contenuto calorico ovvero con densita' calorica di 125 - 150 calorie ogni 100 grammi di alimenti) e un minor consumo di Carboidrati, porta notevoli vantaggi dovuti al fatto che questo tipo di alimentazione, per la notevole abbondanza di antiossidanti, stabilizza chimicamente i Radicali Liberi in eccesso i quali, procedendo con l'eta', si accumulano
inevitabilmente nelle nostre cellule.
Quindi DIETA MEDITERRANEA per preservare la nostra salute accompagnata da regolare e non intensivo esercizio fisico (cioe' attivita' aerobica come una camminata quotidiana di 30 minuti o altre attivita' non di potenza) in virtu' del fatto che:
1)Potenzia le difese antiossidanti endogene grazie al maggior apporto di ossigeno dovuto al movimento ed alla sua distribuzione cellulare in quanto ottimizza il rapporto capillare-fibra muscolare e facilita l'allontanamento dei cataboliti;
2)Sostiene l'attivita' metabolica ossidativa sia durante l'esercizio fisico che nelle fasi successive all'attivita';
3)Migliora la capacita' di resistenza cellulare all'insulto ossidativo;
4)Aumenta l'attivita' di alcuni enzimi come la Superossidodismutasi coinvolta nella detossificazione dei Radicali Liberi dell'ossigeno.
Per questo motivo atleti ben allenati presenterebbero rispetto a soggetti non allenati un pool enzimatico detossificante maggiore, concentrazioni minori di ROS (specie reattive dell'Ossigeno) e di marcatori di danno ossidativo e muscolare.
Tuttavia l'esercizio fisico condotto ad elevatissima intensita', non adeguatamente compensato dal punto di vista nutrizionale e biologico, costituisce una delle principali fonti di Radicali Liberi, compromettendo l'equilibrio tra le capacita' antiossidanti e detossificanti della cellula e la produzione di specie radicaliche.
Di fatto la persistenza di una condizione stressogena nell'atleta potrebbe portare a:
a)Calo della performance per compromissione dei normali ritmi metabolici;
b)Overreaching con alterazione delle normali attivita' biosintetiche e anaboliche;
c)Overtraining ed esposizione a cali immunologici e infezioni ricorrenti;
d)Variazioni metaboliche con conseguente riduzione delle capacita' ossidative.
Negli ultimi anni si e' dato un gran valore alla valutazione dello Stress Ossidativo in ambito atletico, incorrendo spesso in alcuni errori. Perdendo di vista le fisiologiche capacita' di adattamento cellulare e i fondamentali benefici per l'atleta derivanti da questo fenomeno, in diverse circostanze si e' pensato di procedere direttamente con la supplementazione di antiossidanti, senza neanche valutare l'impatto dietetico.
Come testimoniato da alcuni lavori, l'abuso di antiossidanti in atleti sottoposti ad esercizio fisico determinerebbe una compromissione delle capacita' di adattamento con una riduzione delle concentrazioni e dell'attivita' degli enzimi, antiossidanti endogeni, predisponendo cosi' la cellula a una maggiore vulnerabilita'.
E' chiaro che e' difficile stimare concentrazioni, biodisponibilita' (cioe' la quota utilizzabile dall'organismo umano) ed efficacia delle innumerevoli sostanze antiossidanti acquisibili con la DIETA MEDITERRANEA (DM). Pur tuttavia la DM essendo caratterizzata dalla
assunzione di:
olio extravergine di oliva, ricco di acidi grassi monoinsaturi e tocoferolo;
frutta secca e semi oleosi, ricchi di acidi grassi plonsaturi, micronutrienti e fitonutrienti;
frutta e verdura (in particolare di colore rosso), ricchissime di vitamine antiossidanti com la Vitamina C e di flavonoidi;
cereali integrali e legumi, ricchi di antiossidanti come flavanoli ed isoflavoni;
pesce azzurro, ricchissimo in acidi grassi essenziali della serie omega 3;
influenzerebbe fortemente le concentrazioni plasmatiche di numerosi antiossidanti potenziando nel contempo il pool enzimatico cellulare coinvolto nella protezione del danno ossidativo. E' questo il punto di forza della DM e se da un lato l'uso di integratori antiossidanti risulterebbe piu' agevole e gestibile, dall'altro si avrebbe una inibizione non controllata del processo ossidativo compromettendo totalmente il fenomeno di adattamento cellulare, necessario a rafforzare il sistema cellulare. La DM grazie alla variegata presenza di FITONUTRIENTI modulerebbe l'evento ossidativo, rafforzando le difese antiossidanti sia esogene che endogene agendo su salute e capacita' performanti dell'atleta.
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